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sabato 6 giugno 2015

Pazienti poco informati

Una domanda: solo io mi trovo spesso a spiegare al paziente come verrà eseguita l'indagine, la sommaria descrizione dell'apparecchiatura utilizzata e quello che si va a vedere?
Possibile che i medici richiedenti non spieghino quasi nulla al paziente dell'indagine che richiedono?

Sarebbe il caso che trovassero 5 minuti per parlare con i propri pazienti...
Un paziente più informato sarebbe anche meno ansioso.

È chiaro che è anche mio compito spiegare al paziente cosa andrò a fare ma trovarmi davanti a persone che non hanno la più pallida idea del tipo di indagine a cui saranno sottoposti non aiuta.

9 commenti:

Anonimo ha detto...

avere il medico in sala... è un lusso...

Paolo Graziani ha detto...

Comunicare col paziente è la parte più interessante del nostro lavoro, forse quella che dà senso a tutto il resto.

Anonimo ha detto...

Ultimamente ho avuto a che fare con medici di base e specialisti per alcuni accertamenti. Questo è il resoconto della mia esperienza
1 il costo del ticket (30 40 euro) è veramente esoso se parliamo di prestazioni molto semplici (ecografia di 10 minuti o visita chirurgica di 10 minuti)
2 i medici specialisti vanno dal glaciale (tipo robot antropomorfo che ti passa con l'ecografo) al cialtrone scortese.
3 i medici di base sono soverchiati da un numero di accessi pazzesco (40-50 pazienti in una mattina in massima parte "urgenti") perchè lavorano solo 4 ore al gg il resto è libera professione (nella mia regione). Per cui non visitano bene, anche se li sanno non prestano attenzione ai sintomi che compongono il quadro clinico e in sostanza non vedono l'ora di sbolognarti allo specialista.

Mi sa che stante la situazione sempre peggiore della sanità pubblica pretendi proprio troppo,

Anonimo ha detto...

Inoltre se ti prescrivono visite inutili e poco approfondite il sistema ci guadagna con il discorso del ticket. Per cui almeno per i casi più semplici la sanità italiana premia il lavoro sciatto e stanga il paziente con tasse vessatorie.

Paolo Graziani ha detto...

In realtà il 60, a volte anche il 70% delle prestazioni sono erogate in regime di esenzione, in Italia. I ticket veramente esosi sono a carico di un numero ristretto di persone (spesso si tratta di persone benestanti, in qualche caso invece il ticket è vessatorio e ingiusto). Il sistema in ogni caso non si regge sui ticket (che coprono circa il 3% della spesa sanitaria nazionale), e le prestazioni inutili danneggiano il SSN anche economicamente.
La problematica reale è che medici e personale sanitario non sono formati per comunicare in maniera adeguata con i pazienti. Salvo eccezioni, naturalmente. Ciascuno preferisce scaricare su altre figure questo compito, oppure lo considera secondario, inutile, una rogna in più.

allieva_rx ha detto...

Spesso con i tempi di lavoro non si riesce comunicare in modo adeguato con il paziente: sembra di stare in catena di montaggio!

X-ray ha detto...

Quelle che tu chiami prestazioni semplici hanno dietro anni di studio e apparecchiature abbastanza costose ...è come se uno va dal medico x un controllo della prostata, alla fine il medico ha speso 5 centesimi di guanto ma come minimo ti costa 50€ farti infilare un ditino :-)

Anonimo ha detto...

Io trovo assurdo che tutte le prestazioni vengano pagate lo stesso. Non si può paragonare una rm addome con mdc e macchina ad alto campo ad una ecografia al collo o un rx ai piedi. Paolo, almeno nella mia regione il ticket lo paghi per tutto, anche per le urgenze del medico di base. Gli unici esenti sono gli anziani (over 65) e chi ha patologie croniche abbastanza gravi (per quelle patologie). Se devi fare un rx torace per sospetta polmonite o una visita per sospetta appendicite il ticket lo paghi eccome e sono 30 40 euro. Poi si sa che gli anziani stanno intasando il ssn per cui buona parte delle prestazioni sono esenti. Io sono disoccupato con lavoro saltuario (come buona parte dei tsrm) e i miei genitori che mi sostengono non sono affatto facoltosi eppure il ticket lo pago eccome

Paolo Graziani ha detto...

Come già detto, il ticket rappresenta un "contributo" per la prestazione, ma non è "pagare" la prestazione. Anche una rx piedi costa all'azienda sanitaria sicuramente diverse decine di euro, per numerose voci di costo (fra cui: radiologo che deve refertare, tecnico di radiologia, tubo, sistema DR e CR e relativi costi di manutenzione, gestione, pulizia e manutenzione degli ambienti, verifiche dosimetriche, controlli di qualità, personale amministrativo che gestisce la prenotazione, dispositivi di protezione etc.etc.etc.). Non so di che regione parli, ma (credo) in tutte le regioni, oltre alla esenzione per età e per patologie (numerose, peraltro) esiste l'esenzione per i bambini sotto i 6 anni, l'esenzione per i disoccupati, l'esenzione per i titolari di assegni sociali o pensioni sociali. http://www.quotidianosanita.it/governo-e-parlamento/articolo.php?articolo_id=14685 Qui dice chiaramente che "in Italia il 70% delle ricette per esami, visite specialistiche, analisi di laboratorio,lastre, risonanze, ecografie e altre prestazioni di diagnostica strumentale è con esenzione del ticket", e al sud si arriva vicino all'80-90%. Ovviamente non posso entrare nel dettaglio della tua situazione: anche io sono disoccupato e pago il ticket, ci sono dei criteri che cambiano da regione a regione in tal senso, però permettimi di dire che se hai un lavoro saltuario non sei disoccupato - e se hai i genitori che ti mantengono, probabilmente non sei nemmeno "povero", tecnicamente.
Insomma, il ticket secondo me andrebbe rivisto, abbassando le cifre massime ma riducendo anche al minimo possibile le esenzioni e contrastando l'evasione.

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