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martedì 27 marzo 2012

Tirocinando...

La mia impreparazione: non è normale non essere in grado di fare discorsi di senso compiuto su quello che uno ha visto (o dovrebbe aver visto) in tre anni!

I discorsi qualunquisti del coordinatore di tirocinio sui TSRM che si credono intelligenti perché usano una modalità rispetto ad un'altra...A volte mi chiedo davvero come è arrivato fino lì... Non c'era nessuno migliore? A volte è imbarazzante!

Il capotecnico del posto dove fai tirocinio che a volte sembra un  grande amico e a volte una persona che cerca di tenderti trappole...Mah!

I compagni di corso che passerebbero le ore al bar mentre speri che non passi il coordinatore o qualcun altro che non è bene vi veda lì.

Specializzandi: alcuni disponibilissimi a spiegarti le cose senza che tu glielo abbia chiesto e altri che ti dicono con fare sprezzante di non essere un TSRM.

...

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Non preoccuparti, tutto mondo è paese!
L'impreparazione è un problema comune, l'unica cura è : "se gli altri non sono in grado di spiegarmi una cosa devo fare da me."
Alle volte a tirocinio ci troviamo di fronte un muro, e sta a noi capire come "abbatterlo" o "aggirarlo".
Il trucco è capire chi hai di fronte.
Ho un capotecnico indisponente e incompetente?
Bene chiederò spiegazione agli altri TSRM o agli specializzandi.
Nemmeno loro sanno un benamato tubo radiogeno?
Ottimo!Allora mi documenterò e poi tornerò a fare domande e a sollevare dubbi...
Capisco che con quello che l'università costa ,e il fatto che ti presenti tutte le mattine/pomeriggi a tirocinio , pensi che almeno un minimo di disponibilità ti sia dovuta.
Purtroppo chi lavora non la pensa così.
Siamo in una società non solo di ignoranti patentati, ma pure di egoisti DOC. Con questo non voglio scoraggiarti, anzi. Vorrei riportarti la mia personale esperienza. Più volte in una diagnostica ho dovuto combattere contro l'indifferenza generale di tutto il personale,e lo sottolineo, tant'è vero che alla fine del tirocinio capii di non aver assimilato nulla.Ho dovuto documentarmi,leggere articoli scientifici,confrontarmi con i miei compagni per poter arrivare a sapere il minimo indispensabile.
Ancora adesso ammetto di avere una profonda lacuna su quell'ambito, e proprio perché non ho cercato di lottare per sapere di più,che ti dico questo. Se una cosa non la sai , può darsi che non ti venga chiesta...Però arriverà un momento (nei concorsi come nella vita) che ogni nodo arriverà al pettine.
Quindi meglio affrontare subito il problema e impegnarsi per risolverlo ora, piuttosto che procastinarlo fino all'ultimo.
Non siamo una categoria di "schiaccia bottoni" nè di "subordinati".
Siamo collaboratori,professionisti. Noi abbiamo responsabilità nei confronti del paziente, dei macchinari e di noi stessi. Obblighi e rischi che possono spaventare , ma fanno parte di quello che siamo.
Credimi,la sicurezza e il sapere non si trovano solo sui libri, ma quando nemmeno nella pratica le hai, un libro è sempre un porto sicuro.
Insisti a voler imparare,continua a far domande a cercare la risposta al "perché ?"
Vedrai che un domani quando un tirocinante ti chiederà la stessa cosa a te lavoratore, potrai dissipare ogni suo dubbio, contribuendo alla sua formazione.

allieva_rx ha detto...

Il problema è che spesso non ci sono i materiali su cui studiare o almeno non ci sono le cose come le vogliono sapere loro.
Se sarò un TSRM certamente non ignorerò gli studenti come sono stata a volte ignorata, perché è frustrante fare da tappezzeria!

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